Cosenza, l’omaggio della Polizia a San Michele Arcangelo
Il questore Giuseppe Cannizzaro: «Grazie a tutto il personale che con impegno e sacrificio garantisce legalità e sicurezza ai cittadini»
Presso la Chiesa di San Giovanni Battista in Cosenza si è svolta la Santa Messa in onore di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato. Alla celebrazione hanno preso parte il Prefetto di Cosenza, dott.ssa Rosa Maria Padovano, il Procuratore della Repubblica di Cosenza, dr. Vincenzo Capomolla, le più alte cariche politiche, civili, militari e religiose della Provincia. Partecipazione attiva si è avuta anche dall’ANPS, Sezione di Cosenza, con una folta rappresentativa dei suoi soci.
La Santa Messa è stata officiata da S.E.R. Mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo Metropolita Arcidiocesi Cosenza-Bisignano, S.E.R. Mons. Donato OLIVERIO, Eparca di Lungro, S.E.R. Mons. Leonardo Bonanno Vescovo Emerito di San Marco Argentano. Durante l’omelia si è sottolineata l’importante funzione di soccorso ed assistenza pubblica garantita dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato.
Al termine della funzione religiosa ha preso la parola il Questore della Provincia di Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, che ha espresso il proprio sentito ringraziamento a tutto il personale per l’impegno e i sacrifici profusi, nonostante le grandi difficoltà quotidiane, per garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini ricordando, in particolar modo tutti coloro che, vestendo la divisa, hanno sacrificato la propria vita per il bene comune.
Per l'occasione è stata distribuita un’edizione straordinaria di Polizia Moderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, dal titolo Pace e sicurezza, dedicata all’impegno della Polizia di Stato nei giorni dei funerali di Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV. Lo speciale Pace e sicurezza racconta le professionalità e le attività messe in campo per garantire, in una cornice di massima serenità e sicurezza, le esequie di Papa Francesco, il conclave e l’intronizzazione di Papa Leone XIV. Un racconto cadenzato da fotografie inedite, dalle voci dei protagonisti della sicurezza e del mondo ecclesiastico, dalle impressioni degli esperti di comunicazione e dalle testimonianze di giovani studenti della LUMSA e dei volontari dell’Associazioni Santi Pietro e Paolo presenti in piazza San Pietro: storie dietro la grande storia, nei giorni in cui il mondo si è ritrovato a Roma, con migliaia di pellegrini e fedeli nonché oltre 140 delegazioni straniere e capi religiosi.
Con una tiratura di un milione e duecentomila copie e grazie alla collaborazione per la distribuzione di Poste Italiane, è stato possibile inviare gratuitamente questo numero speciale ai fedeli delle venticinquemila parrocchie d’Italia, oltre che alle Questure, agli abbonati e alle autorità istituzionali. Pace e sicurezza in formato digitale ha raggiunto in tutto il mondo anche i 103 nunzi apostolici. Nella prefazione, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, rimarca il legame inscindibile tra pace e sicurezza, concetti che si sono concretizzati nel volto rassicurante degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine impegnati in quei giorni e nelle strategie adottate per prevenire qualsiasi turbamento della convivenza civile.
Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, nell’articolo che porta la sua firma, sottolinea come la pace – oggi un bene sempre più raro e prezioso – è al centro dell’impegno della Santa Sede nella comunità internazionale, nel costante tentativo di costruire ponti fra persone, popoli e culture.
Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, nel suo editoriale, esprime profonda riconoscenza per la sinergica collaborazione tra tutte le forze di polizia, la Gendarmeria Vaticana e le associazioni di volontariato coinvolte, ricordando come la sicurezza rappresenti il presupposto fondamentale per l’esercizio della libertà religiosa, una delle più antiche espressioni della libertà umana.
Tra i vari contributi, quello di Alessandro Gisotti, Vice Direttore editoriale dei media vaticani, già direttore ad intermim della Sala stampa della Santa Sede, che sottolinea “l’importanza della comunicazione in occasione della morte del Papa Francesco e dell’elezione di Papa Leone XIV. In particolare, la comunicazione vaticana in quei giorni ha rappresentato un servizio pubblico globale, non solo per i media cattolici ma per le migliaia di giornalisti di oggi cultura, lingua e nazione, che sono arrivati a Roma per raccontare un evento – il passaggio da un Papa ad un altro - che ha in sé il fascino della tradizione e dello sguardo verso il futuro.
Anche il giornalista Aldo Cazzullo ha scritto su Pace e Sicurezza, elogiando l’efficienza dell’apparato di sicurezza, capace di gestire l’arrivo di decine di capi di Stato e di governo e, al contempo, di garantire l’incolumità dei pellegrini, il tutto in un Anno Giubilare già denso di eventi. Nel suo contributo al numero speciale, Cazzullo propone anche una riflessione sulle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale, che rischia di sostituire e marginalizzare l’uomo, esprimendo tuttavia fiducia nella saggezza di Papa Leone XIV, capace di indicare la giusta direzione per affrontare questi rischi