Cosenza riconosce l'identità Alias, per Alimena un passo in avanti per i diritti della comunità LGBTQIA+
«L’approvazione del documento che riconosce l’identità Alias al Comune di Cosenza e’ un ulteriore passo avanti sulla strada del riconoscimento dei pieni diritti alla nostra comunità. Il dispositivo consentirà, non solo a chi lavora per l’ente comunale ma per chiunque usufruisca dei servizi comunali, di vedersi riconosciuta l’identità di genere trans e non binaria» così in una nota Francesco Alimena, capogruppo Pd Comune di Cosenza.
«Lo dovevamo soprattutto a tutte quelle giovani persone che pur essendo considerate, a parole, il futuro della nostra comunità se ne trovavano escluse per il solo fatto di essere nate parte di una minoranza. Minoranza non per valore ma per la mera realtà dei numeri e, per questo, più facile da mettere ai margini. Un diritto che, per esempio, il liceo Telesio e l’UniCal già riconosce loro. E che oggi possono essere un po’ più fiere di noi che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentarle nelle istituzioni in questo preciso momento storico.
È il risultato di un lavoro che parte da lontano – continua la nota – realizzato con le associazioni, le attiviste e gli attivisti del territorio, Arcigay Cosenza in primis, che passa dalla sottoscrizione da parte del Sindaco Franz Caruso del Manifesto Pride 2024 – che tra gli altri principi, sottolinea l’importanza di supportare la comunità trans, intersessuale e non cisgenere, garantendo accesso equo ai servizi sanitari e pubblici, promuovendo la formazione e la sensibilizzazione degli operatori e delle operatrici-; dal riuscitissimo ritorno del Pride a Cosenza quest’anno, dai dibattiti sui diritti alla Festa dell’Unita’ 2024 del PD di Cosenza promossi dalla segretaria cittadina Rosi Caligiuri.
Nel ringraziare anche le opposizioni per il loro voto favorevole, dobbiamo riconoscere che il lavoro svolto dal PD e dagli altri partiti del centrosinistra al Comune di Cosenza, nel campo dei diritti, detta una linea politica chiara: mantenere la propria identità progressista e di sinistra nell’unita’ delle forze di governo in campo. Cosenza, la città che fu, tra gli altri, di Fausto Gullo e Stefano Rodotà, si riconferma città dei diritti».