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11/02/2024 ore 07.30
Societa

Cosenza, una scalinata in memoria di monsignor Camillo Sorgente - VIDEO

Il presule avviò nella campagne, la dottrina sociale che portò alla nascita delle prime casse rurali ed al riscatto dei lavoratori della terra
di Salvatore Bruno

L’amministrazione comunale di Palazzo dei Bruzi intitolerà la scalinata che da Piazza Duomo conduce alla sottostante Piazza Vittime Civili di Guerra, alla memoria di monsignor Camillo Sorgente, Vescovo di Cosenza per 37 anni, dal 1874 fino alla morte, nel 1911. Un magistero significativo, caratterizzato dalla nomina a proprio segretario particolare di don Carlo De Cardona, insieme al quale il presule avviò nella campagne, la dottrina sociale che portò alla nascita delle prime casse rurali ed al riscatto dei lavoratori della terra, interpretando così appieno il messaggio della storica enciclica leonina Rerum Novarum.

In occasione del bicentenario della nascita, l’arcidiocesi di Cosenza ha ricevuto la visita del presule di Salerno, monsignor Andrea Bellandi. Camillo Sorgente infatti, era nato proprio a Salerno dove venne ordinato sacerdote ed aggregato alla chiesa ricettizia dell’Annunziata. Dottore in teologia egli divenne pure docente del seminario ed in seguito Priore dell’Annunziata stessa. Inoltre, per l’abnegazione dimostrata durante l’ondata di colera che flagellò la città campana nel 1855, fu soprannominato Angelo della carità.

Monsignor Andrea Bellandi ha officiato la santa messa in Cattedrale nella settimana che precede la festa della Madonna del Pilerio. È stato anche ricevuto negli appartamenti dell’arcivescovo Giovanni Checchinato ed effettuato un tour nel Museo Diocesano diretto da don Salvatore Fuscaldo. Monsignor Bellandi ha pure fatto tappa nella Chiesa di Santa Maria in Gerusalemme a San Pietro in Guarano, dove monsignor Sorgente fece collocare l’altare e l’ambone del Duomo di Cosenza quando ne eliminò lo stile barocco per riportare la Chiesa Madre allo stile circestense. L’imponente trono invece fu inviato proprio nella Cattedrale di Salerno, dove è tutt’ora conservato: «Chi va nel bellissimo Duomo di Salerno trova questo trono barocco di marmo napoletano di metà del ‘700. Di fronte vi è anche una scritta commemorativa di questo dono – ha detto Demetrio Guzzardi, rettore dell’Universitas Vivariensis e promotore della visita di monsignor Bellandi – Sorgente inviò questa magnifica opera a Salerno non solo perché si trattava della sua città natale, ma anche per rendere omaggio al presule in quel momento in carica, monsignor Valerio Laspro, in occasione dei cinquant’anni del suo sacerdozio. Negli anni cinquanta poi, anche il Duomo di Salerno subì un profondo restyiling e qualcuno avrebbe voluto togliere quel trono così grande ed ingombrante, ma il Vescovo di allora, monsignor Demetrio Moscato – ha concluso Guzzardi – originario di Reggio Calabria e che esercitò anche l’episcopato a Bisignano, si oppose».

Nella delegazione che ha ricevuto a Cosenza monsignor Bellandi, vi era anche, tra gli altri, Nicola Paldino presidente della Bcc Mediocrati. L’istituto bancario è l’erede morale delle Casse Rurali cosentine. Anche per questo Paldino ha preannunciato che le targhe funzionali all’intitolazione della scalinata in centro storico alla memoria di monsignor Sorgente saranno realizzate a cura della banca.

Nel video allegato l’intervista che monsignor Bellandi ha rilasciato al nostro network