Dario Brunori e il Festival di Sanremo: come una finale Mondiale
È il giorno più importante. Il sostegno non è mai mancato, ma adesso le cose si fanno serie. Non che finora qualcuno abbia scherzato, sia chiaro. Su Dario Brunori non si scherza. «Scherza con i fanti ma lascia stare i Santi», diceva un vecchio adagio. E San Brunori esiste, con tanto di immaginette. Si festeggia il 31 agosto, ma forse potremmo cambiare la data.
Magari spostarlo al 15 febbraio, visto che stasera si scrive la storia. Dario Brunori è in finale al Festival di Sanremo e adesso c’è solo da incrociare le dita e televotare. Non che su Cosenza ci fossero dubbi: la città e la provincia si sono chiuse a riccio attorno al loro figlio. Ci si aspettava che con il televoto Brunori potesse perdere posizioni, invece è ancora lì. E dopo l’ottima prova cover con Dimartino e Sinigallia, oggi è il Brunori-day. È come la finale playoff del 2018. Anzi, è come una finale mondiale.
Dario Brunori in finale a Sanremo, Cosenza e provincia pronte al sostegno
L’arrivo di Dario Brunori in finale al Festival di Sanremo è la gioia che la città aspettava dopo un mese che eufemisticamente definiremmo “complicato”. Il rapimento di Sofia, la vicenda dei due bambini malmenati, detenuti che scappano nei sacchi dell’immondizia. Insomma, un mix fra Twin Peaks e Albuquerque. Così l’arrivo di Brunori Sas a Sanremo ci ha permesso di tirare il fiato e concentrarci su di lui.
Anche perché tutti ne conosciamo il talento, tutti sappiamo le sue canzoni a memoria. Le voci dei cosentini che abbiamo raccolto su Corso Mazzini testimoniano l’affetto. «È uno di noi»: questo il riassunto delle frasi che ci hanno detto al microfono. Un po’ per la sua spontaneità, un po’ per il suo essere sempre rimasto legato alla propria terra, un po’ per quel suo accento scanzonato, marcatissimo, che non nasconde mai. Dario Brunori è il vicino di casa di tutta Cosenza. Una città che ora è pronta a fare la propria parte.
Telefono in una mano, cellulare nell’altra: pronti a spingere Brunori
Già nei giorni scorsi c’è stata una spinta clamorosa nei confronti di Dario Brunori. L’ingresso del televoto non ha scalzato minimamente il cantautore dalla top 5, anzi. E adesso si gioca un posto nell’Olimpo. Già nella prima serata di quest’avventura sanremese aveva spiazzato i pochi che non lo conoscevano, tutti fuori logicamente dalla bolla cosentina (a parte, a quanto pare, Cecè Barretta).
Ma è stata la seconda esibizione a portare Dario Brunori a rivestire il ruolo di outsider fra i giganti. Acclamato dall’Ariston, non solo da Cosenza e provincia. Sul palco più importante della musica italiana, «BRU-NO-RI, BRU-NO-RI». Come se fosse il “Marulla” contro il Südtirol. Come se fosse l’Adriatico di Pescara il 16 giugno 2018 o l’Olympiastadion il 9 luglio 2006. Come una finale Mondiale. Telefono fisso nella sinistra, cellulare nella destra. Forza Dario, siamo tutti con te!