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10/01/2024 ore 17.19
Societa

Fascisti in via Acca Larentia a Roma, Nocito (Unical): «In Germania non sarebbe possibile»

Il docente di Diritto pubblico commenta quanto accaduto alla commemorazione dei militanti del Fronte della Gioventù uccisi nel 1978
di Antonio Clausi

Sono solo cinque per adesso le persone denunciate in relazione alla commemorazione di Acca Larentia, dove decine e decine di braccia tese hanno accompagnato l’urlo “presente” in memoria di Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, gli attivisti del Fronte della Gioventù freddati a colpi di arma da fuoco da un commando rosso il 7 gennaio del 1978. 

Alla manifestazione erano presenti militanti di estrema destra e alcuni appartamenti a frange del tifo ultras. Le polemiche innescate dall’evento non hanno risparmiato gli esponenti di Fratelli d’Italia. Il professore di Diritto Pubblico dell’Università della Calabria, Walter Nocito, dà una sua interpretazione e spiega: «Nessuna giustificazione a quelli che sono pretesti per rinsaldare gruppi e misurarsi fisicamente nelle piazze e non sul web».

Professore Nocito, Acca Larentia a distanza di 46 anni fa ancora discutere. Negli ultimi due più del solito. È perché c’è la destra al governo?

«Sì, dal Governo Meloni in poi il fenomeno è particolarmente sentito sia da chi vuole manifestare a favore di un’ideologia, sia dagli antifascisti. Stiamo applicando all’evento un forte stress che ha natura costituzionale e di politica costituzionale, perché argomentiamo sulle disposizioni transitorie delle Costituzione italiana (…)».

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