Fascisti in via Acca Larentia a Roma, Nocito (Unical): «In Germania non sarebbe possibile»
Sono solo cinque per adesso le persone denunciate in relazione alla commemorazione di Acca Larentia, dove decine e decine di braccia tese hanno accompagnato l’urlo “presente” in memoria di Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, gli attivisti del Fronte della Gioventù freddati a colpi di arma da fuoco da un commando rosso il 7 gennaio del 1978.
Alla manifestazione erano presenti militanti di estrema destra e alcuni appartamenti a frange del tifo ultras. Le polemiche innescate dall’evento non hanno risparmiato gli esponenti di Fratelli d’Italia. Il professore di Diritto Pubblico dell’Università della Calabria, Walter Nocito, dà una sua interpretazione e spiega: «Nessuna giustificazione a quelli che sono pretesti per rinsaldare gruppi e misurarsi fisicamente nelle piazze e non sul web».
Professore Nocito, Acca Larentia a distanza di 46 anni fa ancora discutere. Negli ultimi due più del solito. È perché c’è la destra al governo?
«Sì, dal Governo Meloni in poi il fenomeno è particolarmente sentito sia da chi vuole manifestare a favore di un’ideologia, sia dagli antifascisti. Stiamo applicando all’evento un forte stress che ha natura costituzionale e di politica costituzionale, perché argomentiamo sulle disposizioni transitorie delle Costituzione italiana (…)».
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