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28/09/2025 ore 08.55
Societa

Ferrovie Calabro Lucane, riconoscimento agli ex dipendenti: emozione per l’omaggio all’ingegnere Natalizia

Al Rione Spirito Santo la cerimonia di consegna degli attestati agli ultraottantenni che hanno fatto la storia delle FCL. Commozione per il tributo all’ex direttore generale

di Alessia Principe

Ieri, presso una sala del Rione Spirito Santo, si è svolta la cerimonia di consegna degli “attestati di riconoscenza” agli ultraottantenni ex dipendenti delle Ferrovie Calabro Lucane (già Mediterranea Calabro Lucane).

La sala era gremita di ferrovieri emozionati e dei loro familiari. Il presidente dell’“Associazione Studi Storici Strade Ferrate del Mediterraneo – Ferrovie Calabro Lucane”, Fedele Sirianni, insieme ad alcuni componenti del consiglio direttivo, ha consegnato le pergamene a capistazione, tornitori, macchinisti, carrozzieri, capitreno, dispensando sentita riconoscenza e ricevendo caldi e sinceri abbracci.

Un momento particolare della manifestazione si è avuto quando il presidente Sirianni ha letto la motivazione con la quale sono state conferite tessera di socio e spilla dell’associazione all’ingegner Franco Natalizia, già direttore generale prima delle Ferrovie Calabro Lucane e poi delle Ferrovie della Calabria fino al pensionamento. Tanti occhi lucidi in sala per le parole espresse nei suoi confronti, a cui è stata donata anche una targa commemorativa dell’evento, e un simpatico siparietto quando Sirianni, in difficoltà nel mettere la spilla sulla giacca dell’ingegnere, ha sussurrato di essere un po’ emozionato e si è sentito rispondere: «Anch’io, ma non devi fare così…».

Dopodiché, l’ottantaseienne direttore ha preso la parola per ringraziare, con emozione, il presidente e tutti i presenti, affermando che tutto ciò che era stato detto nei suoi confronti fosse un po’ esagerato, in quanto «ho fatto solo la mia parte, come tutti quelli che sono qui oggi e si ricordano i bei tempi… Queste cose è bene tramandarle, fanno parte della storia della regione e delle Ferrovie ed è bene che anche i giovani sappiano cosa abbiamo fatto, cosa abbiamo lasciato, ovviamente senza eroismi ma facendo la nostra parte, ognuno per le proprie competenze».

Poi una riflessione malinconica: «Quello che oggi purtroppo non c’è più è quel senso di appartenenza… una volta eravamo molto più uniti, si lavorava insieme e si lavorava tutti, spingendo dalla stessa parte…». Infine il saluto, in cui Natalizia si è detto profondamente commosso per aver rivisto tante facce “amiche”, seppur “leggermente modificate” nei tratti somatici, impegnandosi a rimanere a disposizione per i progetti futuri dell’associazione e dei suoi soci.