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15/03/2024 ore 09.17
Societa

Fiera di San Giuseppe, 790 anni di storia fra imperatori e vicerè

Istituita da Federico II era consacrata alla Maddalena, Cosenza fu una delle sette città del Sud da lui prescelte per favorire gli scambi mercantili
di Redazione

La Fiera di San Giuseppe, al via oggi con l’arrivo degli ambulanti, è un evento che va in scena a Cosenza da ben 790 anni. La prima edizione, infatti, risale al 1234 quando Federico II di Svevia la istituì dandole il nome di “Fiera della Maddalena”. Lo Stupor Mundi scelse proprio la città bruzia per uno dei sette momenti fieristici da lui istituiti nel Meridione d’Italia con l’obiettivo di favorire gli scambi mercantili.

Il nome scelto per la Fiera richiamava quello della chiesa della Maddalena, un tempo ubicata nei pressi di un ponte sul fiume Busento, con le merci esposte ai piedi del colle Pancrazio. Durava ben diciotto giorni, ovvero dalla festa di San Matteo (21 settembre) a quella di San Dionigio (9 ottobre) ed era punto di riferimento principe per gli scambi commerciali del posto.

La Fiera della Maddalena si svolse puntualmente per tre secoli, fino a che nel 1544 il Busento in piena distrusse il ponte, facendo così venir meno uno dei simboli dell’evento. Per una coincidenza sfortunata, quell’anno il terremoto fece crollare anche la chiesa della Maddalena, circostanza che indusse il Sedile (così si chiamava all’epoca il governo cittadino) a rimodellare le tradizioni locali.

Il ponte fu ricostruito nei pressi del convento dei padri domenicani, con lavori durati quasi vent’anni e ultimati nel 1564. L’opera venne inaugurata alla presenza del viceré di Spagna proprio nel giorno di San Giuseppe, circostanza che suggerì di attribuire il suo nome all’evento. Nelle intenzioni, si celebrava anche la primavera intesa come rinascita di un’intera comunità dopo i disastri del recente passato.  

Non era l’unica Fiera che si svolgeva in città. A partire dal ‘400, infatti, un evento analogo era consacrato all’Annunziata dato che si svolgeva nello slargo antistante l’antico ospedale dell’Annunziata, laddove oggi sorge Palazzo dei Bruzi. Il ricavato delle vendite serviva a ristorare proprio le casse della struttura sanitaria e assistenziale. Un secolo dopo, invece, prese il via anche la Fiera di “Sant’Agostino” che aveva come location il sagrato della chiesa omonima.