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28/09/2024 ore 10.08
Societa

Folgorata sulla via della Calabria. La storia della ricecatrice atea diventata monaca eremita

Mirella Muià è stata non credente per vent'anni fino a quando ha deciso di tornare in Calabria e offrire la sua vita a Dio. La sua storia
di Franco Laratta

La suora eremita che insegnava alla Sorbona. Mirella Muià era atea, non guardava a Dio, non era credente. Ma un giorno molla tutto, torna nella sua Calabria e diventa monaca eremita in un eremo abbandonato di Gerace. Un luogo al centro di interessi criminali e di spaccio di droga.

«Sono qui perché ho risposto ad una chiamata». Mirella Muià, calabrese, a lungo ricercatrice alla Sorbona di Parigi. Improvvisamente ha mollato tutto per un cambio radicale di vita. Ha lasciato Parigi e si è rifugia in uno splendido eremo in Calabria, a Gerace. Diventando monaca eremita: «La mia non è stata una fuga dal mondo. Esattamente il contrario, io ho accolto il mondo».

Mirella non era credente, è stata atea per oltre 20 anni. Ma era sempre alla ricerca di qualcosa, che aveva individuato nell’arte e nella cultura. Ma evidentemente questo non le bastava.

Suor Mirella ha avuto una vita piuttosto agitata, certamente complicata. Sposata, ma il matrimonio è durato solo un mese. Ha una figlia, ha lottato contro una brutta malattia, fino alla drastica scelta di trasferirsi all’eremo di Gerace. Forse in cerca di sé stessa. Forse per trovare la pace nel silenzio, forse alla ricerca di Dio…

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