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26/11/2025 ore 13.19
Societa

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, anche il Tirreno cosentino si mobilita per dire basta al femminicidio

Nella giornata di ieri si sono registrate diverse iniziative di rilevanza sociale e culturale lungo tutta la Riviera dei Cedri, promosse con l’obiettivo di sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni sul drammatico fenomeno del femminicidio e della violenza di genere

di Francesca Lagatta

L’alto Tirreno cosentino dice, ancora una volta, basta alla violenza sulle donne e prova contrastare il fenomeno del femminicidio con numerosi eventi sul territorio. Ieri mattina, a Santa Maria del Cedro, l’istituto comprensivo “Paolo Borsellino” ha tenuto l’incontro “Rispettiamoci, la forza del rispetto contro ogni forma di violenza”, realizzato nell’ambito del progetto formativo “Dire, Fare, Rispettare – A scuola costituzionale con intelligenza emotiva”, fortemente voluto dalla dirigente Patrizia Granato. La manifestazione, patrocinata dal Comune, è stata promossa dalla docente Emilia Mezzatesta, referente per la legalità, educazione civica, bullismo e cyberbullismo, che ha curato programmazione e coordinamento in partenariato con “Donna Mediterranea Odv” e in collaborazione con il Museo del Cedro, che ha concesso le sale.

Gli ospiti

Il dibattito è stato moderato dalla giornalista Nicoletta Toselli. Vi hanno preso parte, tra gli altri: Emanuela Dito, assessore alla Cultura del Comune di Santa Maria del Cedro; Patrizia Granato, dirigente dell’istituto Paolo Borsellino”; i parroci, don Gaetano De Fino e don Valerio Orefice; l’avvocato Norina Scorza; la psicologa Maria Francesca Papa; Amalia Nava, presidente di “Donna Mediterranea Odv; Domenico Fiordalisi, procuratore della Repubblica di Paola; Maria Pia Sollazzo, sorella di Ilaria Sollazzo, la giovane docente di Scalea rimasta vittima di femminicidio la notte del 2 ottobre 2022 per mano dell’ex compagno e padre di sua figlia; Tiziana De Bonis, presidente dello sportello antiviolenza Ilaria Sollazzo.

Grandi emozioni

Nel corso dell’evento, gli studenti hanno rivolto numerose domande ai relatori. In particolare, i ragazzi hanno rivolto domande al magistrato Domenico Fiordalisi, in merito all’importanza dell’istituzione del reato di femminicidio. Un momento particolarmente toccante è stato quando, fine evento, i giovani si sono avvicinati al procuratore per salutarlo e abbracciarlo affettuosamente. Il procuratore ha poi ricevuto in omaggio un quadro, dipinto dall’artista Pietro Nava, direttamente dalla sorella Amalia.

Un altro momento degno di nota si è registrato quando la violinista Claudia Arieta ha suonato le note di “C’era una volta il west”, di Ennio Morricone, e gli studenti, uno ad uno, si sono alzati in piedi per mostrare cartelli e striscioni antiviolenza.

Un minuto di silenzio

Nel pomeriggio, a Scalea, il Centro Donna Roberta Lanzino ha riunito soci, autorità civili e religiose davanti alla panchina rossa nel cortile della sede di Via Plinio il Vecchio e ha osservato un minuto di silenzio «per ricordare e dare voce a chi non può più parlare. Contro ogni forma di violenza, scegliamo il rispetto, la presenza e il coraggio». L’iniziativa è stata organizzata dalla presidente Wioletta Witek.

Il convegno di Maierà

Poche ore più tardi, la battaglia contro la violenza sulle donne si è spostata nella sala consiliare di Maierà. La giornalista Marianna De Luca ha moderato il convegno “Mai più sola”, organizzato dall’associazione “Ora et Labora”, in collaborazione con lo sportello antiviolenza “La Ginestra”. La manifestazione ha riunito esponenti delle istituzioni civili e religiose, insieme a operatori e volontari impegnati nel sostegno alle vittime. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Ivano Russo e del presidente di “Ora et labora”, don Ernesto De Marco, i relatori si sono confrontati sul tema della violenza. Al tavolo dei lavori c’erano Teresa Sposato, presidente dello sportello antiviolenza “La Ginestra”; Antonio De Caprio, neo consigliere regionale della Calabria; il capitano Francesco Alessandro Senatore, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Scalea; Franco Cassano, dirigente del Commissariato di Polizia di Paola e Salvatore Vergara, vicario generale della diocesi San Marco Argentano – Scalea.

Condanne ancora più aspre

Tra gli interventi più attesi, ancora una volta quello del procuratore capo di Paola, Domenico Fiordalisi, che ha commentato l’approvazione da parte del Parlamento della nuova normativa che introduce nel codice penale il reato autonomo di femminicidio, punito con il massimo della pena: l’ergastolo. Si tratta di una misura accolta con favore, come segnale concreto nella battaglia contro la violenza sulle donne.