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14/11/2025 ore 19.00
Societa

Giornata violenza sulle donne, a Cosenza il convegno nazionale organizzato dall’associazione 6libera.6come6

VIDEO | L’avvocato Rosa Libera Pellicori: «Iniziativa promossa nell’ambito del progetto SAFE, che ha l’obiettivo di contrastare le molestie nei luoghi di lavoro». Appuntamento il 20 novembre nella città dei Bruzi presso Villa Rendano

di Emilia Canonaco

Quando il lavoro, invece di essere uno spazio di emancipazione, diventa un luogo di vulnerabilità, nasce la necessità di parlarne. Da questa riflessione prende vita il convegno nazionale “Dal silenzio alla tutela – Donne e lavoratrici vittime di violenza sul lavoro”, in programma il 20 novembre prossimo a Villa Rendano, nel centro storico di Cosenza, promosso dall’Associazione 6libera.6come6 nell’ambito del progetto SAFE – Sensibilizzazione, Assistenza, Formazione, Empowerment per un lavoro senza violenza. SAFE, vincitore del bando NORA promosso da ActionAid International Italia ETS e Fondazione Realizza il Cambiamento, con il cofinanziamento dell’Unione Europea, è un progetto nazionale ideato da 6libera.6come6 Aps Ets, con l’obiettivo di prevenire e contrastare molestie e violenze nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.

Il progetto favorisce la creazione di una rete tra imprese, associazioni datoriali, comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio, istituzioni e lavoratori, per diffondere una cultura della sicurezza, della parità di genere e del rispetto reciproco. Le attività di indagine e ricerca previste dal progetto saranno realizzate con il supporto e la collaborazione della Fondazione Censis, partner del progetto, contribuendo a delineare un quadro analitico e operativo sul fenomeno della violenza nei contesti lavorativi.

L’appuntamento, organizzato in prossimità del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, rappresenta un momento di confronto nazionale dedicato al tema della violenza e delle molestie nei contesti lavorativi, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza, tutela e cultura della prevenzione.

Dopo l’apertura dei lavori a cura di Giovanni Carbone, presidente dell’osservatorio digitale contro molestie e violenze sul lavoro, interverranno Dhebora Mirabelli, responsabile del Progetto SAFE per 6libera.6come6 Aps Ets; Francesco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi; Marisa Manzini, magistrato della Procura di Catanzaro; Vittorio Gallucci, già presidente dell’ordine degli avvocati di Cosenza; Rosa Libera Pellicori, avvocata civilista del Centro contro la violenza intitolato a Roberta Lanzino e Andrea Mommo, comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza.

I lavori saranno moderati da Francesca Benincasa, referente organizzativa dell’Associazione 6libera.6come6. Ospite degli studi del nostro network l’avvocata Rosa Libera Pellicori ha presentato l’appuntamento, mettendo in evidenza il problema culturale alla base dei continui episodi di violenza nei confronti delle donne che si susseguono nonostante le innovazioni legislative e la ribalta mediatica che l’argomento ha guadagnato nell’ultimo decennio: «Occorre modificare – ha detto tra l’altro nel corso dell’intervista - il modo di intendere e di comportarsi. Sembra banale, sembra scontato.

Eppure ancora oggi se io pubblico sui social un post nel quale parlo di violenza di genere o più specificatamente, di discriminazioni, trovo sempre qualcuno che nei commenti, tende a sminuire il fenomeno». Sull’educazione affettiva nelle scuole ha aggiunto: «Anche in qualità di membro del Comitato per le opportunità presso il Tribunale di Cosenza abbiamo svolto non molto tempo fa un corso proprio per abilitarci ad entrare nelle scuole e parlare di educazione affettiva.

E in occasione della giornata del 25 novembre incontreremo in tribunale ragazzi e ragazze di una scuola di Cosenza appunto per parlare di queste tematiche. Agire su chi già è strutturato mentalmente è più difficoltoso ma se si interviene sui giovani, se si comincia a parlare con i giovani, un futuro migliore, senza violenza sulle donne, è possibile».