Il fiume cosentino invade Roma per il Giubileo dei Giovani 2025
Dopo l’incontro con Papa Leone XIV, i ragazzi sono già sulla via del ritorno insieme a diversi parroci: «Un giorno che non dimenticheremo mai»
Un fiume di ragazzi da tutta Italia, da tutta Europa, da tutto il Mondo. Roma sembra essere composta soltanto da under 35 giunti da tutta Italia per il Giubileo Giovani 2025. Una giornata che molti di loro avevano segnato in rosso sul calendario da diverso tempo. E così il tre agosto è arrivato e l’incontro dei ragazzi con Papa Leone XIV c’è stato stamattina. Un momento che tanti di loro hanno identificato come uno dei più importanti della loro vita.
Papa Leone XIV chiude il Giubileo dei giovani: «Aspirate a cose grandi, siamo con Gaza e Ucraina»Nella marea di ragazzi giunti a Roma per l’appuntamento, ovviamente, tanti ragazzi cosentini giunti dalle rispettive Parrocchie per una tre giorni sfiancante ma soddisfacente. «Siamo partiti giovedì notte dalla parrocchia di Sant’Aniello – ci dicono al telefono i ragazzi della chiesa di via Panebianco, al centro dell’area urbana bruzia – e per tre giorni abbiamo vissuto il cuore di questo Giubileo Giovani».
C’è anche chi, preso dagli impegni di lavoro, ha aspettato per raggiungere i compagni di viaggio. «Io venerdì lavoravo ma non volevo mancare all'appuntamento – racconta Valentino, sempre dalla stessa parrocchia – quindi non appena ho staccato ho preso il treno e ho raggiunto gli altri, che erano già a Roma praticamente da un giorno».
Un appuntamento assolutamente imperdibile, insomma, per i ragazzi di tutta la provincia. Nella sola Diocesi Cosenza-Bisignano sono stati cinquecento i ragazzi che sono partiti, accompagnati anche da diversi sacerdoti, per vivere un’esperienza sicuramente indimenticabile. Adesso i pullman sono già sulla via del ritorno, ma la certezza è che questa tre giorni resterà sempre nel loro cuore.