Il 25 dicembre a Corigliano-Rossano: musica e famiglia, la solidarietà lavora in silenzio
Nessun evento solidale nel giorno di Natale. L’aiuto passa dalle associazioni e dalle iniziative dei giorni precedenti
Il 25 dicembre a Corigliano Rossano non è scandito da appuntamenti solidali pubblici o iniziative strutturate dedicate al sostegno delle persone in difficoltà. È una giornata che la città vive in modo raccolto, affidando la dimensione dell’aiuto a un lavoro meno visibile, costruito nei giorni precedenti e portato avanti durante l’anno dalle realtà associative del territorio. Sul piano degli eventi, il 25 dicembre è dedicato soprattutto all’animazione e alla musica.
A Corigliano è previsto il “Babbo Natale itinerante” con attività pensate per i più piccoli e per portare gli auguri nei quartieri. Un’iniziativa leggera, rivolta alle famiglie, che accompagna il clima natalizio senza finalità benefiche dirette. La sera, a Rossano, spazio alla musica con il concerto di Natale in piazza, appuntamento che richiama pubblico e conclude la giornata con una dimensione collettiva. Diverso è il discorso quando si guarda alle azioni di sostegno. Il 25 dicembre non ospita raccolte fondi, distribuzioni o interventi organizzati. Non ci sono iniziative di solidarietà in questa giornata. Una scelta che rispecchia una consuetudine locale: il Natale, nel giorno centrale, resta un tempo familiare, mentre l’impegno solidale trova spazio in altre date.
Nei giorni precedenti, infatti, la città ha visto diverse iniziative dedicate all’aiuto e alla raccolta di fondi. Tra queste, le attività legate a Telethon, concentrate il 21 dicembre. In piazza Bernardino Le Fosse, a Rossano, sono stati allestiti punti informativi e spazi per la distribuzione dei cuori di cioccolato, simbolo della campagna nazionale. Un’occasione che ha coinvolto associazioni, volontari e cittadini. Sempre nella stessa giornata, altre iniziative si sono svolte a Corigliano. Al Palabrillìa, una manifestazione sportiva legata al mondo della pallavolo ha affiancato la raccolta fondi, unendo sport e sostegno. Eventi diversi tra loro, ma accomunati dalla partecipazione attiva di volontari e realtà associative locali. Sono queste le forme attraverso cui il territorio esprime la propria attenzione verso chi vive condizioni difficili. Un lavoro che non si concentra in un solo giorno, ma si distribuisce nel tempo.
Il Natale, in questo contesto, diventa un periodo simbolico più che operativo. Il 25 dicembre non è il momento dell’azione pubblica, ma quello in cui si raccolgono i frutti di un impegno già avviato. Le reti solidali continuano a funzionare anche senza eventi in programma, grazie a contatti, relazioni e attività che proseguono oltre le festività. Corigliano Rossano mostra così un volto sobrio della solidarietà. Non ci sono grandi appuntamenti nel giorno di Natale, ma una continuità di presenza durante l’anno. Le associazioni operano nei quartieri, le parrocchie mantengono un’attenzione costante verso le fragilità, i volontari restano un punto di riferimento anche lontano dalle date simboliche. Il 25 dicembre, dunque, non segna una pausa dell’aiuto, ma un cambio di forma. La città si racconta attraverso scelte discrete, lasciando spazio alla dimensione privata e affidando il sostegno a un lavoro silenzioso.
È una solidarietà che non cerca visibilità, ma che si manifesta nella capacità di organizzarsi prima, di esserci dopo, di non concentrare tutto in una sola giornata. In questo equilibrio tra festa e attenzione sociale, Corigliano Rossano conferma una tradizione fatta di misura. Il Natale non diventa vetrina, ma resta un passaggio condiviso, sostenuto da una rete che continua a operare, anche quando le piazze tornano vuote e le luci si abbassano.