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19/01/2024 ore 10.12
Societa

Il luminare Unical Gottlob da Vespa: «La Calabria è il posto ideale per lavorare con l’Ai»

Il prestigioso docente di recente trasferitosi da Oxford all'ateneo di Arcavacata elogia la regione e la città che lo ha accolto
di Redazione

Un elogio in diretta tv alla Calabria e a Paola, la cittadina che lo ha accolto. «Credo che sia un posto ideale per lavorare con l’Ai perché ha due colonne: quella simbolica, la rappresentazione della conoscenza, e quella subsimbolica, e cioè le reti neurali. L’Università della Calabria è da tanti anni che lavora su questo e mi attira molto, ho già lavorato con loro. La Calabria è bellissima, abitiamo a Paola ed è un posto fantastico dove ho trovato una grande accoglienza».

Nel contesto dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale (IA), Georg Gottlob, uno dei principali esperti del settore, ha sottolineato la crescente importanza di nuovi lavori che fungono da mediatori tra l’IA e gli esseri umani. Afferma che, nonostante l’avanzamento tecnologico, gli individui desiderano mantenere un contatto umano e che si sta sviluppando una crescente necessità di intermediari che facilitino questa interazione.

Gottlob, riconosciuto unanimemente come un “re dell’informatica”, ha condiviso queste prospettive durante l’intervista a “Cinque minuti di Bruno Vespa” su Rai1. Di particolare rilievo è il suo trasferimento dall’ambiente accademico di Oxford alla Calabria, precisamente all’Università della Calabria (Unical), che ha scelto come il luogo ideale per continuare la sua ricerca in ambito di IA.

L’esperto informatico ha spiegato la sua scelta sottolineando la posizione privilegiata dell’Unical nel campo dell’IA, lavorando su due colonne fondamentali: la rappresentazione simbolica della conoscenza e la subsimbolica, che include le reti neurali. La regione della Calabria, e in particolare la città di Paola, dove Gottlob ha scelto di risiedere, sono diventate la sua nuova casa, attratte dalla bellezza della zona e dall’accoglienza calorosa ricevuta.

Gottlob ha anche affrontato il tema delicato dell’interazione tra intelligenza artificiale e pensieri umani, riconoscendo il fascino e i rischi connessi. Ha rassicurato sul fatto che all’Università della Calabria stanno lavorando su sistemi in grado di riconoscere e prevenire manipolazioni indesiderate.

Il suo impegno nel rendere l’IA una forza positiva, combinato con l’attenzione alla dimensione umana nei rapporti lavorativi, evidenzia la prospettiva di un futuro del lavoro in cui l’intelligenza artificiale e l’umano collaborano armoniosamente per il progresso e il benessere.