Inaugurata la statua di Donna Brettia, presente alla cerimonia l'artista spagnola che l'ha realizzata | VIDEO
Cerimonia di inaugurazione della statua in bronzo realizzata dall’artista spagnola Eva Riquelme Jimenez, raffigurante la Donna Brettia, l’eroina che, secondo alcuni studiosi, nel 356 a.C. liberò il popolo bruzio dai lucani.
Già nel settembre 2021, con Mario Occhiuto ancora sindaco, era stato programmato di collocare la scultura in Piazza Valdesi, all’estremità sud del Ponte Mario Martire, porta di ingresso del centro storico. E però, il taglio del nastro era stato stoppato dalla Soprintendenza in mancanza della necessaria autorizzazione paesaggistica. Un anno e mezzo dopo, la nuova amministrazione ha scelto di posizionarla in un’area al di qua del Busento, lungo Via Sertorio Quattromani, cerniera tra la città vecchia e l’isola pedonale in cui si trovano le opere del Mab.
La decisione è stata assunta di comune accordo con Franco Felicetti, dirigente scolastico in pensione, impegnato in attività di recupero e rilancio di Cosenza Vecchia. È stato lui a commissionare la scultura, investendo parte della propria liquidazione, per farne poi dono alla città.
«Io stessa ho provato a immedesimarmi nella guerriera – ha detto al nostro network l’artista spagnola presente alla cerimonia – Sento molto mio il carattere della Donna Brettia. Per realizzarla ho vissuto a Cosenza. Mi sono documentata, ho investigato su questa figura scoprendo molto dell’orgoglio e della saggezza del popolo bruzio, elementi forse sconosciuti agli stessi cittadini di questa città. Per me si è trattato di un lavoro molto interessante».
Eva Riquelme Jimenez, originaria di Ibiza, con un passato anche di cantante e di pittrice, è nota a livello internazionale soprattutto per il bozzetto in bronzo raffigurante Papa Giovanni Paolo II esposto ai Musei Vaticani, da cui è stata poi realizzata una statua alta circa cinque metri e mezzo collocata a Toronto, in Canada, nella piazza intitolata al compianto Pontefice.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Franz Caruso, il presidente della Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi Mimmo Frammartino, il consigliere con delega al centro storico Francesco Alimena. E poi Rita Mantuano, rappresentante del Comitato Cosenza Città del tempo libero, promotore dell’iniziativa. Presenti inoltre i figuranti dell’associazione I Bretti con sede nella vicina Mendicino, presieduta da Luigi Rubino, e gli esponenti dell’associazione Via Popilia guidata da Ferdinando Morelli.
«Questa statua è il simbolo della forza, dell’orgoglio, dell’intelligenza, anche del sentimento del nostro popolo – ha detto il primo cittadino – Ringrazio Franco Felicetti per questa donazione. Una persona illuminata, legata alla storia e alle radici di questa città, punto di riferimento culturale della regione e dell’intero Mezzogiorno d’Italia».
Nei giorni scorsi, appena dopo l’installazione e ancora nascosta sotto un telo, la Donna Brettia era stata danneggiata da qualche balordo che aveva piegato la spada della guerriera, prontamente riparata grazie al contributo dell’artigiano Gianni Zicarelli. L’atto di vandalismo ripropone la necessità di attivare un assiduo controllo dell’ingente patrimonio artistico esposto all’aperto in città: «Stiamo predisponendo un piano di videosorveglianza grazie ad un contributo del Ministero dell’Interno di 250 mila euro, cui affiancheremo le foto trappole per contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti – ha affermato Franz Caruso – Si tratta comunque di un problema culturale: ogni strumento di contrasto sarà inutile se i cittadini non prenderanno coscienza dell’importanza per ognuno di noi, di preservare e tutelare i beni della collettività».