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19/01/2025 ore 18.41
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L’Appello dell’Arcivescovo Checchinato: «Il Banco Alimentare va tutelato»

Monsignor Checchinato esprime preoccupazione per le difficoltà del Banco Alimentare in Calabria, sollecitando istituzioni e privati a trovare una soluzione urgente.
di Redazione

Il Banco alimentare è un bene che va assolutamente custodito. Così ha dichiarato monsignor Giovanni Checchinato, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, manifestando preoccupazione per le difficoltà che sta affrontando il Banco Alimentare per la Calabria, che aveva il suo centro di distribuzione nella zona industriale di Montalto Uffugo.

Pur senza entrare nel merito della diatriba sulla nuova destinazione dei capannoni di Montalto, che accoglievano il centro di distribuzione provinciale, monsignor Checchinato ha voluto sottolineare il valore fondamentale di questo servizio, che si rivolge agli ultimi attraverso una rete capillare di parrocchie, enti, istituti e associazioni religiose e laiche.

“In una terra dove le difficoltà economiche sono maggiori, dove la disoccupazione è alta, le famiglie sono monoreddito e ci sono molti pensionati, è urgente che le Istituzioni comunali e sovracomunali, insieme alla Chiesa e a chiunque desideri contribuire (privati, enti, fondazioni), si siedano attorno a un tavolo per individuare con celerità una soluzione”, ha affermato monsignor Checchinato. L’appello è rivolto a una cooperazione che non solo favorisca l’opera meritoria del Banco Alimentare, ma che sostenga soprattutto coloro che ne beneficiano periodicamente.

Il Banco Alimentare rappresenta un segno di speranza, un gesto di solidarietà che, pur essendo piccolo, offre conforto e stimola a fare il bene, a condividere con chi ha di meno. Il suo ruolo è fondamentale in una regione come la Calabria, che conta il 42,8% della popolazione a rischio povertà ed esclusione sociale. La crisi economica e l’inflazione hanno generato 600.000 nuovi poveri nel Meridione, e nella sola Calabria oltre 800.000 persone vivono in famiglie a rischio povertà.

Nel 2023, oltre 244 strutture caritative nella provincia di Cosenza hanno assistito 130.000 persone, distribuendo beni per un valore di circa 20 milioni di euro. Questa distribuzione alimentare periodica, oltre a sostenere mense e attività solidali, promuove il superamento della cultura dello spreco, contribuendo a ridurre l’impatto delle derrate alimentari destinate a deperire.

L’appello di monsignor Checchinato è un richiamo alla responsabilità condivisa, affinché il Banco Alimentare possa continuare a operare a favore dei più vulnerabili, offrendo un aiuto concreto in un contesto di crescente disagio economico.