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23/06/2025 ore 18.00
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Nuccio Ordine, sottoscritta una petizione per chiedere l'intitolazione di un'aula Unical

La petizione lanciata da Miriam Petrone per intitolare uno spazio dell’ateneo calabrese al grande intellettuale scomparso nel 2023. L’appello ora è nelle mani del rettore e del Dipartimento di Studi Umanistici.
di Francesca Lagatta

Sono oltre 1.800 le persone che, in tutto il mondo, hanno firmato una petizione online per chiedere l’intitolazione di un’aula Unical Nuccio Ordine, professore ordinario di letteratura italiana presso l’ateneo calabrese, saggista, storico e critico letterario di Diamante, scomparso a 64 anni il 10 giugno 2023. L’iniziativa è stata promossa da Miriam Petrone, allieva e storica collaboratrice del professore, che si è fatta portavoce della volontà di decine di amici, studenti e colleghi di Ordine di ogni angolo del pianeta.

La petizione

La petizione è stata lanciata sul web il 18 febbraio scorso e, senza nemmeno troppi sforzi, ha raggiunto oltre 1.800 sottoscrizioni. Dopodiché, Petrone ha stampato le firme e le ha protocollate negli uffici Unical con annessa richiesta di intitolazione dell’aula, indirizzando la proposta al Magnifico Rettore, Nicola Leone, e al direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Raffaele Perrelli. «Riteniamo – dichiara Miriam Petrone – che sia giusto che il professore Ordine venga ricordato anche nella sua Calabria, ma soprattutto nel luogo in cui lui ha lasciato la sua anima. Siamo sicuri che la risposta arriverà e che sarà positiva, anche perché, tra l’altro, il Rettore condivide con il professore Ordine la terra Natale, che è la bellissima città di Diamante, mentre il direttore del dipartimento di Studi umanistici, il professor Perrelli, era notoriamente legato a Ordine da un rapporto di affetto e stima reciproca».

Chi era Nuccio Ordine

Nuccio Ordine è considerato il saggista italiano più conosciuto al mondo. È stato uno dei principali studiosi del Rinascimento e di Giordano Bruno, a cui ha dedicato una serie di scritti: “La cabala dell’asino: asinità e conoscenza in Giordano Bruno” (1987), “La soglia dell’ombra: letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno” (2003) e “Contro il Vangelo armato: Giordano Bruno, Ronsard e la religione” (2007).

Ordine, nel corso della lunga carriera, aveva insegnato in tutto il mondo, occupando le cattedre degli atenei più prestigiosi: Yale, New York University, École Normale Supérieure Paris, Paris IV: Paris-Sorbonne, Paris III Sorbonne Nouvelle, all’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt, solo per citarne solo alcuni. Ma la sua anima, come ha sottolineato la sua storica collaboratrice, era tra le stanze dell’Unical, dove ricopriva il ruolo di professore ordinario di Letteratura italiana.

Collaboratore del Corriere della Sera per le pagine culturali, Ordine ha presieduto il “Centro internazionale di studi telesiani, bruniani e campanelliani”, ha fatto parte del comitato scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani e ha vinto una serie infinita di riconoscimenti, che vanno dalle quattro lauree honoris causa al premio “Principessa delle Asturie per la comunicazione e l’umanistica” di Spagna. Ma non ha mai potuto ritirarlo. L’evento, annunciato il 4 maggio 2023, era previsto per l’ottobre dello stesso anno, ma il professor Ordine si è spento a giugno, stroncato da un malore.

Il ricordo sempre vivo

La scomparsa del professore Ordine è considerata una gravissima perdita non solo per la sua terra, ma per tutto il mondo universitario e culturale. Tuttavia, la sua Calabria ha fatto ancora troppo poco per ricordarlo e anche all’Unical, che lui considerava la sua seconda casa, a due anni dalla morte non c’è ancora traccia del suo nome. Una mancanza che chi lo ha amato, prima di tutto dal punto di vista umano, non può più ignorare.