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25/12/2024 ore 13.30
Societa

Pranzo di Natale in Calabria: il classico menù dalle lasagne alle pitte 'mpigliate

Se per la Vigilia a farla da padrone è il pesce, il giorno del super pranzo è la carne la grande protagonista
di Redazione

Smaltite le vongole e il baccalà della sera prima, il 25 dicembre, giorno del santo Natale, tocca alla carne. Protagonista degli antipasti (prosciutto, salame, capocollo da accompagnare a funghi sottolio, pecorini, melanzane alla scapece), star assoluta della prima portata resta la pasta al forno preparata, come da tradizione, con uova, salsiccia, soppressata e polpettine di carne

Ogni provincia e ogni famiglia ha le sue varianti, ma alcuni capisaldi gastronomici accomunano questa festa tanto attesa.

Antipasti: l’abbondanza dei sapori

Il pranzo si apre con un trionfo di antipasti. Salumi locali come la soppressata, la ‘nduja, il capocollo e il prosciutto crudo sono protagonisti indiscussi, accompagnati da formaggi tipici come il pecorino crotonese e il caciocavallo silano. Non mancano sottoli e conserve fatte in casa, tra cui melanzane sott’olio, funghi porcini, pomodori secchi e olive schiacciate.

Una curiosità interessante è l’uso del baccalà anche negli antipasti, servito freddo in insalata con cipolle rosse di Tropea, olive nere, peperoni e sedano.

I primi: la pasta della festa

Il primo piatto è spesso il cuore del pranzo di Natale. Tra le ricette più diffuse troviamo:

I secondi: tra terra e mare

Il secondo piatto varia in base alla tradizione familiare e alla posizione geografica:

Contorni ricchi e gustosi

A fianco dei secondi non mancano i contorni. Le patate mpacchiuse (cotte in padella con cipolla e peperoni), le verdure di stagione saltate in padella, e l’insalata di finocchi e arance sono le scelte più comuni.

Dolci: il trionfo della tradizione

Il pranzo si conclude con una vasta selezione di dolci, molti dei quali preparati in casa seguendo ricette tramandate da generazioni. Tra i più celebri:

Curiosità natalizie calabresi

Dulcis in fundo i tanti dolci natalizi calabresi trionfo del miele (fichi e castagno) e delle spezie. Da spizzicare le celeberrime crocette di fichi secchi, con cannella, noci, zucchero e scorzette di arancia, cotte al forno, e ricoperte di cioccolato o miele di fichi, i turdilli, dolci fritti, ricoperti di miele, i buonissimi torroni calabresi, le susumelle, i mostaccioli e le classiche pitte ‘mpigliate di San Giovanni in Fiore.