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09/07/2025 ore 13.41
Societa

Quando Cosenza aspettava le Invasioni e c'erano Patti Smith e Lou Reed a corso Mazzini | FOTO

Una coinvolgente fotogallery, realizzata per gentile concessione dell’archivio storico dell’Ufficio stampa del Comune di Cosenza con gli scatti che sono stati messi a disposizione da Pino Didonna, ripercorre le notti più belle del Festival che elettrizzò la città a cavallo dei due secoli. Il direttore artistico dell'edizione 2023 sarà Paolo Visci

di Antonio Clausi

Una coinvolgente fotogallery, realizzata per gentile concessione dell’archivio storico dell’Ufficio stampa del Comune di Cosenza con gli scatti che sono stati messi a disposizione da Pino Didonna, ripercorre le notti più belle del Festival che elettrizzò la città a cavallo dei due secoli. Il direttore artistico dell'edizione 2023 sarà Paolo Visci

Il 13 e 14 luglio tornerà il Festival delle Invasioni a Cosenza con l’intenzione di rispolverare lo spirito originale. La notizia (il direttore artistico sarà Paolo Visci, ndr) ha regalato una botta di adrenalina a chi, a cavallo tra i due secoli, si lasciò contaminare da un fervore culturale e musicale travolgente. L’uscita del cartellone estivo rappresentava un appuntamento fisso per i ventenni dell’epoca, figli dei reduci sessantottini della città, e soprattutto per i trentenni che alimentavano una tradizione underground e di tendenza punk e post-punk dell’area urbana.

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Il post-punk e l’elettronica saranno al centro dell’edizione 2023 che, nei progetti di Palazzo dei Bruzi e di Francesco Graziadio, metteranno un punto alla “deriva” indie dell’ultimo decennio. Il cambio di orizzonti allontanò strada facendo gli ideatori di uno degli appuntamenti diventati presto tra i più importanti del meridione per la sua vocazione multietnica e tesa all’unione di stili musicali. L’idea fu partorita nel 1997, tra tanti, da Franco Dionesalvi e Luca Ardenti. Risultò innovativa e lungimirante.

In un periodo in cui tetre chiusure mentali si affacciavano nuovamente alla ribalta nella narrazione del Paese, si ebbe il coraggio di costruire un festival intorno a concetti di forte impegno sociale. Ospitalità verso lo straniero, tolleranza, aperture multietniche, scambi e contaminazioni culturali, identità locale furono i tratti distintivi del Festival delle Invasioni che diventò immediatamente simbolo di rinascita della città di Cosenza. Così capitava di incrociare star come Patti Smith a passeggio per corso Mazzini o scattare foto nei vicoli del centro storico. Di seguito una carrellata di foto dei momenti più significativi e caratterizzanti di quelle edizioni, per gentile concessione dell’archivio storico dell’Ufficio stampa del Comune di Cosenza. Gli scatti sono stati messi a disposizione da Pino Didonna. (clicca avanti per continuare a leggere)