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20/10/2025 ore 09.04
Societa

“Quel che resta del calcio”, a Cosenza arrivano i cimeli storici dello sport più amato

Dal 8 novembre al 7 dicembre una mostra imperdibile per appassionati e curiosi: oltre 300 cimeli raccontano la storia del calcio come patrimonio popolare e culturale.

di Alessia Principe

Un viaggio nella memoria collettiva del calcio, tra emozioni, colori e passione. Si terrà dall’8 novembre al 7 dicembre 2025, nelle sale espositive dell’ex MAM di Cosenza, la mostra “Quel che resta del calcio. Mezzo secolo di cimeli dello sport più popolare al mondo”, curata da Marco Toscano e organizzata dall’Associazione N.9.

Un appuntamento imperdibile per tifosi, collezionisti e appassionati di ogni età, che potranno immergersi in un percorso espositivo suggestivo, nel cuore del centro storico della città, alla scoperta di oltre 300 memorabilia provenienti da prestigiose collezioni private.

Maglie, figurine, autografi e oggetti di culto

Il percorso della mostra si snoda tra maglie storiche indossate dai calciatori, gagliardetti ufficiali, biglietti delle grandi partite, palloni d’epoca, scarpini, guanti, figurine, autografi, giornali sportivi, fotografie e documenti rarissimi. Non mancheranno gadget, sciarpe e oggetti-simbolo di una passione che ha attraversato generazioni.

Un tributo speciale sarà dedicato ai club più amati: Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio, Napoli, Sampdoria, Torino, Genoa e naturalmente il Cosenza, ma anche alla Nazionale italiana e alla storia dei Mondiali di calcio dal 1966 al 2006. Uno spazio a parte sarà invece riservato al calcio britannico e alla sezione “musica e pallone”, che esplora il legame tra cultura pop e sport.

Un patrimonio sportivo e sociale da riscoprire

La mostra si propone di promuovere il calcio come bene culturale, evidenziando i valori fondanti del gioco: lealtà, fair play, solidarietà e senso di comunità.

«Nel calcio di oggi, spesso ridotto a prodotto da vendere o a strumento per l’affermazione personale – spiega il curatore Marco Toscano – serve più che mai riscoprire il suo lato umano, collettivo, popolare. La mostra vuole ispirare le nuove generazioni a guardare al pallone non solo come intrattenimento, ma come elemento identitario e culturale».

Un calcio fatto di emozioni autentiche, di partite giocate nei cortili e nei campetti di provincia, di riti laici della domenica e di ricordi che restano scolpiti nel tempo.

Informazioni utili

La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 20:00, e il sabato e la domenica anche la mattina, dalle 10:00 alle 13:00. Chiusura settimanale il lunedì.

Il biglietto d’ingresso ha un costo simbolico di 5 euro.

Il consiglio? Affrettarsi. La mostra resterà aperta solo per 30 giorni. E per chi almeno una volta ha dato un calcio a un pallone… è un’occasione da non perdere.