Rende, il Santa Chiara tornerà ad essere solo cinema
Dopo anni di incertezze e chiusure, la storica sala del centro storico di Rende riacquista la sua vocazione originaria: proiettare film e ospitare rassegne
Il sindaco Sandro Principe l’aveva detto sin dalle prime battute della campagna elettorale: «Riporterò il cinema Santa Chiara alla sua antica funzione, cioè di sala cinematografica». Detto fatto, con una delibera di giunta la destinazione d’uso dello storico immobile torna ufficialmente alle origini.
Principe ha revocato il comodato d’uso gratuito concesso all’associazione di promozione sociale Pro Loco Rende Centro Storico “Arintha” e ha disposto la restituzione dell’immobile, dopo che la sede alternativa di Palazzo Vercillo Martino sarà disponibile.
I commissari rendesi sul cinema Santa Chiara erano stati irremovibili: dopo due anni di blocco completo e transenne, avevano concesso l’immobile all’associazione che aveva inaugurato la sede proprio in quei locali non più tardi di giugno scorso.
Adesso, dopo anni di incertezze, chiusure e destinazioni “ibride”, il cinema Santa Chiara di Rende - il più antico della Calabria, inaugurato nel 1926 - tornerà a fare ciò per cui era nato: proiettare film.
Il Santa Chiara era stato riaperto nel 2016 grazie a una delibera dell’allora giunta Manna, che aveva affidato a Orazio Garofalo, esperto e cinefilo, la valorizzazione e programmazione gratuita. Grazie a lui la piccola sala da 130 posti era tornata a vivere, con rassegne dedicate ai grandi maestri - da Pasolini a Fellini - e persino pellicole restaurate in HD dalla sua personale cineteca. Poi la svolta: con l’arrivo della gestione commissariale, il cinema era stato chiuso, “sgomberato”.
Ora la decisione dell’amministrazione Principe riapre una pagina nuova. «Abbiamo scelto di restituire il Santa Chiara alla sua funzione originaria - ha dichiarato il sindaco Principe -. È un luogo che appartiene alla memoria collettiva e che deve tornare a essere cuore pulsante della cultura a Rende. Non sarà uno spazio qualsiasi, ma un laboratorio di idee, di cinema d’autore e di educazione all’immagine per le nuove generazioni».
Il Santa Chiara nel 1975 ricevette dal Ministero la medaglia d’oro per i 50 anni di attività ininterrotta. Per il centenario il Santa Chiara promette di tornare più bello che mai segnando un happy end che nel cinema è sempre applaudito.