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04/03/2025 ore 18.06
Societa

Rende, Laboratorio Civico: «Si sblocchi l’intitolazione della piazza a Nicola Calipari»

A vent’anni dalla morte di Nicola Calipari, ancora fermo l’iter per l’intitolazione della piazza a Rende. Laboratorio Civico sollecita i Commissari a intervenire
di Redazione

Sono passati vent’anni dalla tragica morte di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso a Baghdad il 4 marzo 2005 durante l’operazione per liberare la giornalista Giuliana Sgrena. Eppure, l’iter per intitolargli una piazza a Rende è ancora fermo. A denunciare la situazione è il Laboratorio Civico, che chiede ai Commissari di sbloccare il procedimento.

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Nel piano della nuova toponomastica cittadina, era stato deciso di rendere omaggio alla memoria di Calipari, che aveva lasciato un segno indelebile anche come dirigente della squadra mobile di Cosenza. Tuttavia, come accaduto per altre iniziative, l’iter è stato bloccato dai Commissari, suscitando perplessità e amarezza.

“L’inerzia amministrativa rende ancora più assordante il lungo silenzio intorno alla scomparsa di un valoroso servitore dello Stato”, afferma il Laboratorio Civico, citando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Calipari dimostrò generosità estrema quando alla scarica di proiettili ha fatto scudo con il proprio corpo per sottrarre al rischio la persona che era riuscito a liberare. Un gesto di eroismo, iscritto nella storia della Repubblica”.

Da qui l’appello ai Commissari affinché si facciano garanti della memoria di Nicola Calipari, sbloccando l’intitolazione della piazza a lui dedicata e restituendo alla città un doveroso tributo a un uomo che ha dato la vita per il Paese.