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21/12/2025 ore 06.30
Societa

Sanità, monsignor Savino: «La Regione non riservi alle strutture private una corsia preferenziale»

Il vescovo di Cassano all’Jonio ospite del format Buongiorno in Calabria: «Mi chiedo se il diritto alla salute dei calabresi sia pienamente garantito»

di Emilia Canonaco

Giovani, detenuti, legalità, trasporti, infrastrutture, sanità. Questi e altri temi sono stati affrontati da monsignor Francesco Savino – vescovo della diocesi di Cassano all’Jonio – nel corso di una delle recenti puntate di Buongiorno in Calabria, il format del network LaC in diretta ogni mattina dalla suite aeroportuale di Lamezia Terme.

Prendendo spunto da una iniziativa svoltasi presso il Consiglio regionale e dedicata al bullismo, monsignor Savino ha esordito: «Liberiamoci da quella che io definisco “la sindrome del capezzale”. Non avviciniamoci agli adolescenti e ai giovani con la presunzione che loro siano i malati e noi i sani. Domandiamoci che mondo lasciamo ai nostri ragazzi».

La scorsa settimana, la diocesi di Cassano all’Jonio ha tenuto a battesimo l’Osservatorio sui fenomeni mafiosi e la legalità. Monsignor Savino, durante la trasmissione, ne ha illustrato gli obiettivi: «La realtà malavitosa mi preoccupa, perché la criminalità organizzata – a differenza nostra – è in grado di creare alleanze forti e indissolubili. Da qui, è nata l’idea di istituire un Osservatorio che fosse scientifico, rigoroso e aperto a tutte le associazioni presenti sul territorio che vorranno farne parte. Sono convinto che la legalità sia l’unico strumento in grado di garantire giustizia».

Dalla legalità alla violenza di genere. Monsignor Savino ha lanciato un appello affinché gli uomini abbiano finalmente un diverso atteggiamento nei confronti dell’universo femminile: «La donna non è un oggetto da possedere oppure da gestire, ma va custodita con la stessa cura che si riserva ai valori più importanti. E allora, per favore, basta con la violenza. Recuperiamo il rispetto. Accettiamo finalmente che una donna possa dire a un maschio “questo amore è finito”, senza dover subire conseguenze drammatiche».

Altrettanto profonda la riflessione legata alla solitudine, sempre più dilagante, nonostante le relazioni virtuali create dai social network. Dopo aver ricordato il recente suicidio di una sedicenne di Marcianise, il vescovo di Cassano all’Jonio ha formulato un monito: «Stiamo attenti, perché la solitudine genera mostri, e il digitale non fa altro che aumentare l’isolamento».

Un fenomeno, quello dei suicidi, purtroppo molto diffuso all’interno delle carceri: 76 le persone che si sono tolte la vita nel corso del 2025. Monsignor Francesco Savino ha celebrato all’interno della Casa circondariale di Castrovillari il “Giubileo dei detenuti”. Queste le sue parole: «La politica parla troppo poco di carcere. Ogni volta che qualcuno propone misure quali l’amnistia e l’indulto, si alza subito un coro di disapprovazione. Su questo argomento, ho come l’impressione che le coscienze siano ormai addomesticate». Poi, la denuncia: «In molti istituti penitenziari mancano psichiatri, psicologi ed educatori».

La discussione ha poi affrontato il tema della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Netta la posizione del vescovo di Cassano all’Jonio: «La politica deve stabilire una gerarchia di priorità. Prima vengono gli ospedali e le strade».

Quindi il nodo sanità. La Regione ha recentemente affidato alle Asp le risorse relative al triennio 2025-2027, riservando alle cliniche private una “fetta” pari a 180 milioni. Monsignor Francesco Savino ha espresso dubbi e preoccupazione: «Spesso mi chiedo se in Calabria il diritto alla salute – che è propedeutico al godimento di tutti gli altri diritti – sia effettivamente garantito a tutti i cittadini. Rispetto il rapporto tra pubblico e privato, a condizione però che siano assicurate le stesse condizioni e opportunità. A volte, ho l’impressione che alle strutture sanitarie private venga riservata una corsia preferenziale. Al presidente Occhiuto vorrei chiedere che fine abbiano fatto gli ospedali di comunità, la medicina territoriale e l’assistenza domiciliare oncologica».

Infine, l’augurio di Buon Natale rivolto dal vescovo di Cassano all’Jonio monsignor Francesco Savino a tutti i calabresi: «In questi giorni praticate il silenzio, che ha un ruolo terapeutico. Auguro di cuore a voi tutti di essere più umani. Non uccidiamo gli altri con la nostra indifferenza, consideriamo l’altro come risorsa e come compagno di vita».