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02/03/2024 ore 09.00
Societa

Sila, la sfida di Antonio e dei suoi ulivi “spericolati”

Da un paio di anni si è dato all’agricoltura eroica in una zona assolutamente impervia. Ecco di cosa si tratta
di Franco Laratta

Antonio Veltri è sempre stato innamorato della terra, intesa come agricoltura, studio, analisi, ricerca. È un autentico contadino e anche uno studioso della natura. Sin da ragazzo lo si vedeva in Sila, alle porte di San Giovanni in Fiore, coltivare gli spettacolari Lilium. E poi curava l’orto, produceva verdure, patate e nella sua proprietà ci sono sempre stati alberi da frutta. Piccola azienda familiare che lui ha sempre mandato avanti lavorando anche 18 ore al giorno: dalla zappa al trattore senza mai risparmiarsi. 

E per non farsi mancare niente, da un paio di anni si è dato all’agricoltura eroica. In una zona assolutamente impervia e difficile da raggiungere, esattamente ai confini di due piccoli comuni alle porte della Sila Grande, Cerenzia e Castelsilano. Una scelta assai difficile, per soli due ettari di un uliveto che era in semi abbandono, ma che può vantare alcune varietà uniche, come la ‘Pennulara’ che risale ai monaci greci ‘basiliani’ degli anni Mille.

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