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18/11/2024 ore 17.52
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Telemarketing selvaggio: truffe in aumento, il governo interviene

Negli ultimi sei mesi, il portale antitruffa di Arte, che riunisce 170 operatori del settore energetico, ha ricevuto 3.500 segnalazioni
di Redazione

Le truffe legate al telemarketing selvaggio diventano sempre più sofisticate, sfruttando nuove tecnologie e strategie per raggirare i consumatori. Negli ultimi sei mesi, il portale antitruffa di Arte, che riunisce 170 operatori del settore energetico, ha ricevuto 3.500 segnalazioni. Le tecniche di frode si evolvono, rendendo più difficile per i cittadini difendersi.

Tecniche sempre più avanzate

I truffatori utilizzano sistemi come il cli-spoofing, che manipola il numero telefonico per ingannare l’utente, e lo stuffing, che ruba dati personali online per scopi illeciti. Questi metodi, uniti all’intelligenza artificiale, complicano il lavoro del Garante della Privacy e delle autorità. La maggior parte delle truffe riguarda offerte di contratti di gas e luce, con consumatori indotti ad accettare proposte ingannevoli.

Tre tipi di truffe comuni

Le frodi si concentrano su tre aspetti principali:

  1. Violazione dei dati personali, con l’accesso illecito a informazioni sensibili.
  2. Falsi errori nelle offerte commerciali, che spingono i consumatori a cambiare contratto.
  3. Sostituzione di persona, in cui i truffatori si fingono enti ufficiali come il “Ente Nazionale Mercato Libero” o l’Autorità Arera.

Le telefonate spesso segnalano inesistenti guasti a centraline elettriche o fantomatici lavori stradali, inducendo gli utenti a chiudere vecchi contratti per evitarne la sospensione. Altri truffatori comunicano falsi errori in bolletta, promettendo rimborsi o miglioramenti tariffari, sempre in cambio di un nuovo contratto.

Registro delle opposizioni e limiti attuali

Il Registro delle opposizioni, creato per bloccare le chiamate indesiderate, conta oggi 30 milioni di numeri iscritti e oltre 5 miliardi di contatti verificati. Tuttavia, secondo il ministro Adolfo Urso, il sistema non funziona a sufficienza: dopo l’iscrizione, le chiamate moleste scompaiono solo temporaneamente. Le truffe continuano perché i malintenzionati sfruttano numeri camuffati o rubati, spesso provenienti dall’estero.

Il governo prepara nuove misure

Per contrastare il fenomeno, il governo lavora a un disegno di legge che potenzi i poteri dell’Antitrust, raddoppi le sanzioni economiche e introduca protocolli informatici per certificare i numeri chiamanti, come accade negli Stati Uniti e in Francia. Inoltre, il Garante della Privacy esercita pressioni sulle compagnie telefoniche per migliorare la sicurezza informatica e bloccare l’accesso ai loro database da parte dei call center abusivi.

Le richieste dei consumatori

Le associazioni dei consumatori chiedono misure più incisive, come l’uso obbligatorio del prefisso unico, previsto da una legge del 2018 ma mai applicato. Suggeriscono inoltre di ripristinare il sistema dell’opt-in, che richiedeva un consenso esplicito per ricevere chiamate commerciali, e di vietare la stipula di contratti telefonici per i settori di luce e gas.