Torna il Pacchero alla ‘ndrangheta, monito ai candidati alla presidenza della Regione: «Problema criminalità scomparso dall’agenda politica»
Seconda stagione del premio ideato da Salvatore Magarò. Riconoscimento per il Procuratore Vincenzo Capomolla, per il presidente della Fondazione Trame Nuccio Iovene, per Loredana Giannicola, dirigente Usp di Cosenza, e per l’imprenditore Pippo Callipo
Salvatore Magarò, sindaco di Castiglione Cosentino, già presidente dell’antimafia del consiglio regionale, riporta al centro del dibattito politico il tema del contrasto alla criminalità, completamente scomparso dai radar dei candidati alla presidenza della Regione. Dal piccolo centro dell’area urbana cosentina, l’amministratore ha rilanciato la manifestazione Un Pacchero alla ‘ndrangheta, ideata quando Magarò sedeva tra i banchi di Palazzo Campanella, andata avanti per dieci anni ed oggi riproposta anche con l’intenzione di ricordare alla classe dirigente ed ai rappresentanti del mondo sociale e produttivo che il fenomeno continua a costituire la vera palla al piede dello sviluppo della Calabria.
Serve un impegno corale
«Abbiamo deciso di aprire una seconda stagione di quel fortunato ciclo di eventi – ha detto Magarò al nostro network – nella convinzione che sia necessario attribuire periodicamente un riconoscimento ai tanti magistrati, imprenditori, alle associazioni, a uomini e donne che operano nel mondo della scuola e che sono in prima fila nell’offrire il proprio contributo nel contrasto ai fenomeni criminali. E poi occorre sensibilizzare i giovani, e i cittadini. Serve lanciare un segnale di attenzione su questi temi sostanzialmente scomparsi dall’agenda politica. In campagna elettorale – ha ammonito Magarò – nessuno pronuncia la parola ‘ndrangheta. Questo è un fatto grave poiché ritengo che al primo punto dell'agenda ci debba essere proprio un grande e corale impegno per mettere ai margini e debellare questo cancro».
I premiati dell’edizione 2025
Per il loro impegno sociale, imprenditoriale e formativo sono stati premiati il magistrato Vincenzo Capomolla, la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza Loredana Giannicola, il presidente della Fondazione Trame Nuccio Iovene, l’imprenditore Pippo Callipo. L’importanza della manifestazione è stata sottolineata dalla presenza del Viceprefetto Rosa Correale e dei massimi rappresentanti territoriali della forze dell’ordine: il questore Giuseppe Cannizzaro, il comandante provinciale dei carabinieri Andrea Mommo, il comandante provinciale della guardia di finanza Giuseppe Dell’Anna.
Partita quotidiana
Alla vigilia delle elezioni significativo l’appello lanciato ai cittadini per recarsi in massa alle urne così da contrastare il voto di scambio politico-mafioso e diluire il peso del consenso intercettato dalle cosche attraverso una grande partecipazione popolare: «L’esercizio democratico e popolare del voto è un formidabile antidoto ai tentativi di condizionamento e di stravolgimento messo in atto dalle cosche – ha ricordato il presidente di Fondazione Trame Nuccio Iovene, che ha alle spalle anche un passato di senatore – Senza dubbio l’attenzione verso la ‘ndrangheta manca dalla campagna elettorale ma auspico che ritorni al centro del dibattito e che i rappresentanti istituzionali si ricordino che in questa terrà c’è una partita che si gioca quotidianamente tra legalità e illegalità, tra libertà e abuso. Quindi io mi auguro – ha chiosato – che i candidati non facciano finta di dimenticarsi di questo problema, di questo pericolo. Che resta uno dei vulnus più gravi per il futuro e la crescita economica e sociale della Calabria».