Unical, passaggio di consegne: Gianluigi Greco raccoglie l’eredità di Nicola Leone
Continuità e gioco di squadra la stella polare del nuovo rettore dell’ateneo di Arcavacata. Nell’Aula Magna la cerimonia di insediamento. L’uscente smentisce incarichi politici: «Torno a fare lo scienziato». Stefano Curcio probabile prorettore
Quello di Gianluigi Greco sarà un mandato nel segno della continuità. Il nuovo Magnifico dell’Università della Calabria lo ha detto a chiare lettere a margine della cerimonia di insediamento ospitata nell’Aula Magna intitolata a Beniamino Andreatta, primo rettore dell’ateneo che, come sottolineato dallo stesso Greco, ne prese in mano le sorti nel 1972 all’età di 44 anni. Gianluigi Greco di anni ne ha 48; dopo il compianto fondatore dell’Unical è il più giovane rettore della prestigiosa istituzione calabrese.
Continuità e lavoro di squadra
La continuità e il lavoro di squadra saranno le stelle polari del sessennio appena inaugurato. Già mercoledì prossimo potrebbe essere nominato il prorettore. Secondo indiscrezioni accreditate dovrebbe toccare a Stefano Curcio, direttore del Dimeg, il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica. Non sarà facile raccogliere l’eredità di Nicola Leone. Sono i numeri a testimoniare la crescita registrata nel Campus durante l’ultimo sessennio: +40 percento di iscrizioni, 14 nuovi corsi di laurea attivati cui devono aggiungersi otto lauree magistrali internazionali. E poi l’avvio del corso di laurea in medicina e chirurgia non solo ad Arcavacata ma anche a Crotone, con 4 corsi e 11 scuole di specializzazione.
Il sostegno alla sanità pubblica
Un grande progetto per sostenere la sanità, ha sottolineato Leone, che ha ricordato come dal primo novembre all’ospedale di Cosenza, in ragione delle convenzioni sottoscritte, si conteranno in corsia ben 125 medici universitari. «Non solo specializzandi ma pure ben 15 primari». Traguardi di peso raggiunti anche grazie al patto di alleanza stretto con il presidente della Regione. Per questo si è sussurrato che Roberto Occhiuto abbia offerto a Leone un posto nella costituenda giunta. Il rettore uscente però, ha dribblato la domanda, senza confermare né smentire di aver ricevuto l’allettante proposta: «Io ho sempre detto che mi considero un ricercatore prestato alla governance – ha detto al nostro network – Adesso è giunto il momento di tornare nel mio gruppo di ricerca con i miei validissimi collaboratori; ora sono di nuovo uno scienziato. Tra l'altro in questi anni ho corso tanto, è stata una cavalcata meravigliosa. Ho anche bisogno di un po' di respiro, ho sacrificato anche famiglia, interessi personali. Un po' di respiro forse me lo sono pure meritato».
Solenne investitura
La cerimonia di insediamento di Gianluigi Greco è stata introdotta e coordinata dal decano dell’ateneo calabrese, il docente Francesco Altimari, nel suo ultimo giorno di servizio prima della pensione. Professore ordinario di lingua e letteratura albanese, custodisce gelosamente «il tesserino da studente dell’Università della Calabria cui mi iscrissi – ha ricordato – proprio nell’anno della sua fondazione e che reca, non per ragioni di merito ma semplicemente per motivi anagrafici legati alle lettere iniziali del mio cognome, il numero di matricola 1». Nicola Leone si è tolto l’ermellino e lo ha posato sulle spalle del suo successore. Una investitura solenne, densa di emozione, accompagnata da un lungo applauso e da un sincero abbraccio. È stato il simbolo di una transizione nel segno della stima reciproca e del profondo amore verso l’Unical dove entrambi prima si sono formati, poi hanno scalato i ruoli dirigenziali fino ad arrivare a quello apicale e di maggior prestigio.
Comunità coesa e senso di appartenenza
«Lascio un ateneo cresciuto, divenuto l’orgoglio dei calabresi, con una solida reputazione nazionale e internazionale, e riconosciuto come un’eccellenza del Sud – ha detto Leone tra l’altro nel suo intervento di commiato - Lascio una comunità accademica coesa che ha mostrato un forte senso di appartenenza e la resilienza necessaria ad affrontare anche le sfide più complesse. Gianluigi Greco ha lavorato al mio fianco per molti anni, prima in Dipartimento e poi lungo tutto il mio mandato, con una piena condivisione di intenti e di visione. Ha già dato un importante contributo alla crescita dell’ateneo e sono certo che saprà condurre l’Unical ancora più in alto». La parola è poi passata appunto al nuovo Magnifico. Professore ordinario di Informatica, Greco è presidente dell’Associazione italiana per l’Intelligenza Artificiale e guida la task force nazionale sull’IA istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tre buoni propositi
Figura di primo piano nella comunità scientifica e accademica, incarna la nuova generazione di leadership universitaria che unisce visione strategica e competenza tecnologica. Gianluigi Greco ha indicato tre buoni propositi per il suo mandato: il coraggio di innovare, per proiettare l’ateneo nel futuro pur senza perdere la propria identità; il valore dell’ascolto, come strumento di crescita, confronto e autocritica; la forza della partecipazione, per promuovere un governo aperto e non autoreferenziale. Ha infine richiamato il valore delle istituzioni universitarie, che uniscono e danno senso collettivo, invitando la comunità accademica a camminare insieme per una Calabria più aperta e giusta. La cerimonia ha registrato gli intermezzi musicali a cura dei giovani componenti dell’orchestra del Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza e del coro Univocalis.