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22/11/2025 ore 06.30
Societa

Dall’Unical un progetto di contrasto alle dipendenze: «Lavoreremo insieme agli studenti»

La professoressa Angela Costabile ai nostri microfoni presenta il lavoro di sensibilizzazione che partirà a breve fra i cubi di Arcavacata: «Vogliamo sensibilizzare anche gli studenti delle medie»

di Francesco La Luna

Gioco d’azzardo, sostanze stupefacenti, alcool, ma anche affettività, internet, dispositivi elettronici. Il bombardamento di stimoli che vede implicati i giovani del 2025 crea uno squarcio evidente rispetto agli anni scorsi, quando le problematiche erano decisamente ridotte o, forse, sopite. Per contrastarle, l’Università della Calabria ha deciso di mettere in campo un progetto volto a sensibilizzare su tutte le dipendenze.

A spiegarlo, ai nostri microfoni, la professoressa Angela Costabile: «L’anno scorso il settore ad hoc della Presidenza del Consiglio dei Ministri ci ha dato l’ok per un progetto che prevede di lavorare su tutte le dipendenze in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale e il SerD (il Servizio per le Dipendenze, ndr)». Quando si parla di dipendenze, spesso, si tende ad escluderne alcune, soprattutto fra le più nuove. L’intenzione del progetto portato avanti dall’Unical, invece, è quella di sensibilizzare soprattutto a quelle derivanti dall’innovazione tecnologica. 

Da internet al gambling, uno spettro totale delle dipendenze

«Parleremo di gambling (la dipendenza da gioco d’azzardo, ndr), dipendenze affettive, dipendenza da internet e internet addiction, fino ad arrivare alle più classiche, quindi quelle da sostanze stupefacenti. Lo stiamo facendo – aggiunge ancora Costabile – con una campagna di comunicazione che sarà pronta a breve: si tratta di un lavoro di ricerca sui nostri studenti e sulle nostre studentesse e di una serie di attività di conoscenza del fenomeno».

Capomolla all’Unical: «Pugno duro e repressione contro le droghe»

Della dipendenza sessuo-affettiva, in particolar modo, Costabile ha parlato agli studenti presenti nell’Aula Solano qualche giorno fa in occasione dell’incontro con il procuratore di Cosenza, Vincenzo Capomolla: «Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza di genere – spiega la docente – ed è impossibile non affrontare questo argomento: se qualcuno vi cerca con insistenza, anche quando voi non rispondete, non è affetto estremo. È una dipendenza. State attente e state attenti, tutti».

A lavoro sulla prevenzione con gli studenti delle medie

Ma non solo, perché se è vero che le dipendenze arrivano soprattutto negli anni fra l’adolescenza e il periodo post scolastico, è anche vero che la prevenzione si può fare. Ed è qui che scendono in campo gli studenti senior dell’Ateneo calabrese. «Abbiamo in cantiere un’attività di formazione e informazione, che sarà curata da studentesse e studenti senior dell’Università e si rivolgerà agli adolescenti delle scuole secondarie di primo grado». Un progetto molto ambizioso e altrettanto complesso, dal quale però la docente Unical spera «si possa ricavare qualche buona pratica».