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08/02/2024 ore 07.45
Societa

VOX POPULI | Carne sintetica, diffidenza e scarsa conoscenza della materia tra i cosentini

L'idea che uno degli alimenti cardine della dieta mediterranea derivi da un processo biologico di crescita delle cellule staminali estratte dai bovini, suscita perplessità
di Salvatore Bruno

Tra i cittadini interpellati nel centro di Cosenza emerge la scarsa conoscenza sulle caratteristiche e proprietà della carne coltivata e pure una certa diffidenza. L’Italia ha deciso di bandirne la produzione e il consumo con un decreto di Legge del Governo votato dalle Camere, ma se l’Unione Europea darà il disco verde alla sua commercializzazione, il nostro paese, in quanto membro tenuto a garantire la libera circolazione delle persone e delle merci in territorio comunitario, difficilmente potrà mettersi di traverso.

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Nel corso della puntata di Dentro la Notizia di ieri, 7 febbraio, abbiamo voluto accendere un focus sul dibattito sempre più serrato tra favorevoli e contrari alla carne prodotta in laboratorio; l’idea che uno degli alimenti cardine della dieta mediterranea derivi da un processo biologico di crescita delle cellule staminali estratte dai bovini, suscita perplessità. Dirimente l’intervento della docente di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università della Calabria Monica Rosa Loizzo: con chiarezza ha spiegato, anche con l’ausilio di una slide, le modalità con le quali si procede alla coltivazione delle cellule stesse, sgombrando il campo da ogni riferimento al termine sintetico.

La coltura delle staminali si protrae tra le sette e le dodici settimane a differenza delle 112 circa che occorrono per procedere alla macellazione di un bovino. Ma la sperimentazione richiede ancora tempo: per il momento quello che si può al massimo ottenere è un prodotto simile al tritato. Nel video allegato in apertura le voci raccolte sul tema dal nostro network.