Addio a Sergio "Bobo" Gori, eroe del Cagliari scudettato
In molti lo avevano pianto già cinque giorni fa, prima di accorgersi che il morto era Massimo Gori, anche lui centravanti, ma di un’epoca successiva. Oggi, però, anche il destino di Sergio Gori detto “Bobo” si è compiuto all’età di 76 anni.
Fu uno dei pochi calciatori capaci di vincere lo Scudetto con tre squadre diverse: Juventus, Inter e Cagliari. Con la Vecchia Signora sollevò anche una Coppa Uefa, con i nerazzurri due Coppe intercontinentali e una dei Campioni, ma è soprattutto alla compagine sarda che è legata la sua fama.
Di Gigi Riva, infatti, era considerato «spalla perfetta», lui con il numero 9 sulle spalle e “Rombo di tuono” con la 11. In sei anni, Gori collezionerà un bottino di 33 reti in 176 presenze, tra cui quella decisiva contro il Bari che nel 1970 regalerà al Cagliari il primo e a tutt’oggi unico titolo tricolore della sua storia.
Quell’anno fece parte anche lui della selezione azzurra ai mondiali del Messico, come attaccante di riserva e, tra le altre cose, ottenne una citazione pop nella canzone “Ossessione ‘70” di Fausto Cigliano interpretata pure da Mina che declama proprio i nomi dei ventidue partecipanti a quella gloriosa spedizione : «Juliano, Poletti, Furino e Gori… non sono rimasti sempre fuori». Bobo, infatti, disputò gli ultimi sei minuti del quarto di finale vinto per 4 a 1 proprio contro la nazionale ospitante.
La Sardegna gli era rimasta nel cuore. Vi faceva spesso ritorno e già da tempo ormai era entrato a far parte della Hall of fame rossoblù.