Paola, sale la tensione tra i biancazzurri e i tifosi: società e squadra in silenzio stampa
Recentemente celebrata a Roma per i suoi cento anni di attività sportiva continuativa, mantenendo lo stesso numero di matricola, la Paolana sembrava aver imboccato il sentiero giusto per evitare la retrocessione dall’Eccellenza, soprattutto nelle partite contro le dirette concorrenti. Tuttavia, nella giornata di domenica, la squadra biancazzurra del tirreno cosentino, ha evidenziato nuovamente debolezze che hanno portato a una sconfitta casalinga contro il Soriano allo stadio Tarsitano.
Nonostante un promettente vantaggio iniziale, che aveva acceso le speranze di una vittoria capace di avvicinare la salvezza, la rimonta dei rossoblù vibonesi, tra le squadre di punta del campionato e candidate alla promozione, ha immerso il clima casalingo in un profondo stato di amarezza. La situazione è ulteriormente degenerata a fine partita, quando l’allenatore Biagio De Domenico ha eluso il faccia a faccia con i tifosi, rifugiandosi negli spogliatoi e dando avvio a un periodo di silenzio stampa che ha coinvolto l’intera società.
Giunti a più della metà del campionato, con la squadra a rischio retrocessione diretta, attribuire le colpe all’inesperienza suona come una scusa debole. Le continue variazioni di formazione e strategie di mercato hanno logorato la pazienza dei sostenitori, i quali criticano sia l’attuale allenatore – il terzo in questa stagione turbolenta – sia la dirigenza, per una gestione dell’anno sportivo al di sotto delle iniziali aspettative.
Sulla pagina Facebook ufficiale dell’Unione Sportiva Paolana, i tifosi hanno riversato il proprio malcontento, che in estratto può essere così sintetizzato: critiche verso chi evita il confronto diretto con i tifosi, l’importanza di condividere il momento con i sostenitori anche nelle sconfitte, l’accusa di mancanza di rispetto per chi segue con passione la propria squadra, la disapprovazione per la scelta di cambiare frequentemente allenatore, osservazioni sulle prestazioni incostanti della squadra che, nonostante mostri lampi di buon gioco, sembra poi perdere coraggio, e infine la convinzione che, con determinazione e spirito di lotta, gli spareggi per la salvezza siano ancora raggiungibili, come dimostrato nel 2014.