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21/11/2024 ore 17.21
Sport

Unical, la riforma dello sport apre le porte al professionismo

Convegno sulle opportunità che la nuova legge offre agli studenti universitari anche in ragione della presenza della facoltà di Scienze motorie
di Redazione

“La riforma dello sport: gli universitari come risorse umane”: questo è il convegno andato in scena all’Università della Calabria sulle opportunità che la nuova riforma dello sport dà ai giovani e, più nello specifico, agli studenti universitari interessati a intraprendere un percorso professionale in ambito sportivo. È utile innanzitutto spiegare che la riforma dello sport è entrata in vigore il 1° luglio 2023 con l’obiettivo di regolamentare il lavoro e il volontariato sportivo, ma anche provvedere allo sviluppo e alla promozione dello sport come valore sociale e culturale.

Si tratta di una misura che interessa da molto vicino gli studenti universitari in quanto apre spazi professionali legati alla gestione, organizzazione e promozione dello sport, valorizzando le competenze dei giovani.

«Lo sport va sempre più verso un’ottica di professionalizzazione – evidenza il Vicepresidente del CUS Cosenza Nicolò Chierchia – dunque per gli studenti universitari interessati sarà più facile trovare una collocazione lavorativa in ambito sportivo. Basti pensare alle grandi opportunità che garantisce la nuova facoltà di Scienze motorie e sportive aperta all’Unical che, grazie alla collaborazione con il CUS Cosenza, sicuramente preparerà un terreno fertile per i professionisti del domani».

La sinergia tra atenei e mondo sportivo è un punto focale in quanto non sempre le università sono pronte a collaborare con le associazioni sportive. Non il caso dell’Unical, che si è sempre dimostrata attenta all’integrazione dei ragazzi all’interno del mondo e dell’universo valoriale dello sport. Un altro aspetto positivo importante è quello delle tutele: la riforma sportiva del 2023 stabilisce una nuova disciplina del lavoro sportivo, che permette di stipulare contratti chiari e sicuramente più attrattivi, soprattutto per i giovani.

Esplicative, in tal senso, le parole del Vicepresidente Nazionale US ACLI Piero Demetri: «La riforma costruisce dei percorsi che possono essere sia di lavoro subordinato che volontario, inserendo ad esempio il Co.co.co sportivo. In questo modo i giovani possono impegnarsi con molta più facilità nello sport, avere una retribuzione equa e, al tempo stesso, contributi previdenziali».