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24/07/2025 ore 09.53
Sanità

Asp di Cosenza, buoni pasto fermi da oltre un anno: la denuncia della FSI-USAE

Il sindacato denuncia il mancato riconoscimento dei buoni pasto ai dipendenti dell’Asp di Cosenza da oltre 14 mesi. Gentile: “Un diritto fondamentale negato, l’azienda dia risposte immediate”

di Redazione

La questione dei buoni pasto per i dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza torna sotto i riflettori grazie alla denuncia della FSI-USAE. Secondo quanto dichiarato dal segretario provinciale Claudio Gentile, da oltre un anno e due mesi i dipendenti dell’ente non percepiscono questo beneficio, considerato un diritto fondamentale e un’integrazione al reddito.

“Abbiamo più volte segnalato il problema all’amministrazione, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta – sottolinea Gentile –. La fruizione del buono pasto è un diritto fondamentale che deve essere garantito con regolarità. È inaccettabile che non solo non vengano consegnati i buoni, ma che non esistano nemmeno mense aziendali o alternative organizzative”.

Le cause del blocco

Secondo indiscrezioni raccolte dall’organizzazione sindacale, l’Asp di Cosenza non avrebbe aderito per tempo alle Convenzioni Consip necessarie per la fornitura dei buoni, situazione che ha determinato il protrarsi del disservizio senza che sia stata trovata una soluzione. Nel frattempo, i lavoratori continuano a garantire l’attività quotidiana senza poter usufruire del servizio sostitutivo di mensa.

Un diritto da rivalutare

Oltre alla ripresa dell’erogazione, la FSI-USAE solleva la questione dell’adeguamento del valore del buono pasto, attualmente pari a 6,61 euro, ritenuto insufficiente per garantire un pasto di qualità. Il sindacato chiede inoltre l’estensione del beneficio anche ai giorni di lavoro agile e ai turni che richiedono rientri pomeridiani, come previsto dal nuovo CCNL 2022/2024 firmato il 18 giugno 2025.

“Si tratta di un tema che riguarda non solo l’integrazione economica, ma anche la tutela della salute e del benessere dei lavoratori – ribadisce Gentile –. Garantire un pasto adeguato significa garantire produttività, efficienza e dignità”.

All’ordine del giorno della delegazione trattante

Il sindacato porterà la questione con forza al tavolo della delegazione trattante del 22 luglio 2025, evidenziando come il problema interessi la totalità dei lavoratori dell’ASP.

“Non faremo sconti a nessuno – conclude Gentile –. È un diritto di tutti i dipendenti e come tale va rispettato”.