Cosenza, l’Asp porta la cardiologia nelle case dei cittadini: “Sanità universale e capillare”
Il direttore sanitario Martino Rizzo rilancia il progetto: case e ospedali di comunità, ambulatori virtuali e servizi estesi a tutto il territorio
L’assistenza sanitaria non può più fermarsi alle mura dell’ospedale: l’obiettivo è portare la cura nelle case dei cittadini, implementando la medicina territoriale e riducendo le diseguaglianze di accesso ai servizi. A spiegarlo è il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo, rilanciando il progetto di cardiologia territoriale.
«Il progetto – afferma Rizzo – deve estendersi al territorio attraverso le case di comunità e gli ospedali di comunità, utilizzando anche gli ambulatori virtuali che stiamo realizzando nell’Asp e che interessano le aree più decentrate e periferiche della nostra azienda sanitaria».
Il direttore sanitario sottolinea il cambio di paradigma: non una cardiologia confinata in reparti con competenze limitate, ma un servizio esteso a tutti i 6.700 km² dell’Asp di Cosenza, capace di arrivare fino al letto del paziente. «Questo consentirà quell’universalità prevista dal Servizio sanitario nazionale – conclude Rizzo – con un miglioramento dell’accesso ai servizi, una distribuzione capillare e territoriale delle erogazioni e, soprattutto, porterà a quella equità e a quella riduzione delle diseguaglianze che l’attuale management sta perseguendo».
Un progetto che segna un passo deciso verso la sanità del futuro, in cui l’assistenza diventa prossimità e la tecnologia abbatte le distanze tra pazienti e cure.